Arthur Duff at Meccaniche della Meraviglia in Brescia
12.09 – 13.10.2020
The fourteenth edition of Meccaniche della Meraviglia (September, 12 – October, 13) , a cultural event directed by Albano Morandi, involves seven artists of national and international fame, calling them to work with installations and site-specific artworks in different locations in the city of Brescia and in the municipality of Puegnago del Garda.
Eight interventions that have the dimension of a solo show, characterized by the common principle of intervening in space, in close relationship with its characteristics, in an attempt to exalt its peculiarity and wonderful identity, also highlighting hidden yet identity aspects.
Arthur Duff. Origo
curated by Ilaria Bignotti
Museo Diocesano, Brescia
Arthur Duff (Wiesbaden, 1973) and Filippo Centenari (Cremona, 1978), each of whom is entrusted with a room overlooking the cloister of the Diocesan Museum of Brescia: light, in its declinations of visualization, decontextualization, intervention and redesign of the environment, is at the center of their investigation that in De Mitri is an evocative and fluid spiritual and dreamlike dimension, in Centenari it becomes an activator of new alchemical relationships between materials and objects, in Duff put in crisis of narrative paradigms and codes of interpretation of space and time.
La quattordicesima edizione di Meccaniche della Meraviglia (12 settembre – 13 ottobre 2020), manifestazione culturale con la regia di Albano Morandi, coinvolge sette artisti di fama nazionale ed internazionale, chiamandoli a intervenire con installazioni e opere site-specific in diversi spazi della città di Brescia e del comune di Puegnago del Garda.
Otto interventi che hanno la dimensione del solo show, caratterizzati dal comune principio di voler intervenire nello spazio, in stretta relazione con le sue emergenze e caratteristiche, nel tentativo di esaltarne la peculiarità e la meravigliante identità, facendone anche risaltare aspetti nascosti eppure identitari.
Arthur Duff. Origo
a cura di Ilaria Bignotti
Museo Diocesano, Brescia
Il buio, il silenzio, la stasi e l’immobilità nella quale siamo stati confinati sono i temi sui quali intervengono gli artisti Giulio De Mitri (Taranto, 1952), Arthur Duff (Wiesbaden, 1973) e Filippo Centenari (Cremona, 1978), a ciascuno dei quali è affidata una sala che affaccia sul chiostro del Museo Diocesano di Brescia: la luce, nelle sue declinazioni di visualizzazione, decontestualizzazione, intervento e ridisegno dell’ambiente, è al centro della loro indagine che in De Mitri si pone come suggestiva e fluida dimensione spirituale e onirica, in Centenari diventa attivatrice di nuove relazioni alchemiche tra i materiali e gli oggetti, in Duff messa in crisi dei paradigmi narrativi e dei codici di lettura dello spazio e del tempo.