Arthur Duff
Between space and surface at Magazzini del Sale, Venice
Between space and surface
Arthur Duff, Ludovico Bomben, Francesco Candeloro
curated by Riccardo Caldura
Magazzino del Sale 3
Dorsoduro, Venezia
21 May -11 September 2021
With the exhibition dedicated to three artists whose training took place at the Accademia di Belle Arti di Venezia, the institution’s exhibition space, the Magazzino del Sale 3, reopens on 21 May 2021. This is a further sign of the resumption of activities after the opening of the academic year (21 April) and the Open Day (22-23 April), as well as an indication of what will be one of the qualifying aspects of the future development of the exhibition programme: the relationship between training and profession, ideally starting from the important materials on art education collected in the Historical Archive, up to the contemporary research in progress. As is the case with this opening exhibition after the long break due to the consequences of the pandemic. Between space and surface touches on complex issues concerning fundamental questions of artistic composition: the relationship between two- and three-dimensionality, between empty and full spaces, including light as a medium between reality and perception. The very placement of the works, one might say their position in the exhibition environment, creates an in-between space, a kind of visual dialogue that produces further infraspaces, both perceptive and interpretative.
Between space and surface
Arthur Duff, Ludovico Bomben, Francesco Candeloro
a cura di Riccardo Caldura
Magazzino del Sale 3
Dorsoduro, Venezia
21 maggio-11 settembre 2021
Con la mostra dedicata a tre artisti la cui formazione è avvenuta all’Accademia di Belle Arti di Venezia, riapre il 21 maggio 2021 lo spazio espositivo dell’istituzione, il Magazzino del Sale 3. Ulteriore segnale di ripresa delle attività dopo l’apertura dell’anno accademico (21 aprile) e l’Open Day (22-23 aprile), nonché indicazione su quel che sarà uno degli aspetti qualificanti lo sviluppo futuro della programmazione espositiva: il rapporto fra formazione e professione, a partire idealmente dagli importanti materiali sull’educazione artistica raccolti nell’Archivio storico, fino alla contemporaneità della ricerca in atto. Come è il caso di questa mostra di apertura dopo la lunga pausa dovuta alle conseguenze della pandemia. Between space and surface tocca tematiche complesse riguardanti questioni di fondo della composizione artistica: il rapporto fra bidimensionalità e tridimensionalità, fra vuoto e pieno, includendo la luce come medium fra realtà e percezione. La stessa collocazione delle opere, verrebbe da dire la loro presa di posizione nell’ambiente espositivo, crea uno spazio intermedio (in-between), una sorta di dialogo visivo che produce infraspazi ulteriori, percettivi quanto interpretativi.