La Vie matérielle
Serena Fineschi
09.12.2021 – 13.03.2022
CENTRALE presents the exhibition La Vie matérielle (09.12.2021 > 13.03.2022), a dialogue between 12 Italian and Belgian artists on the link between art and life.
La Vie matérielle, named after the book of the same name by Marguerite Duras, explores and relates the artistic journey to personal experience.
Both Duras’ book and the works in the exhibition are defined by a constant dialogue between ordinary everyday life (of which the body is a crucial element) and the inner, intimate life, torn between its deepest aspirations and reality.
By reusing, hybridising, diverting or decontextualizing organic materials and everyday objects and giving them a new life that transcends their usual use, the artists in the exhibition bridge the divide between artistic disciplines.
Despite their very different approaches and perceptions, what Chiara Camoni, Alice Cattaneo, Elena El Asmar, Serena Fineschi, Ludovica Gioscia, Loredana Longo, Claudia Losi and Sabrina Mezzaqui have in common is the use of often modest materials that are traditionally associated with crafts.
They are joined by Léa Belooussovitch, Gwendoline Robin, Lieve Van Stappen, Arlette Vermeiren, four Belgian artists whose artistic practices are close to those of their Italian counterparts. All of them seek a ‘refuge’ for the ‘self’ in the world, inspired the regeneration of objects and materials that are dear to them.
Through provocative or questioning narratives, fragile or energetic stagings, these very diverse works (assemblages, videos, drawings, sculptures, installations) blend the finished and the unfinished, the knowing and the sensing.
The exhibition integrates and explores several senses, in particular vision and touch, through a journey that takes the viewer inside a kind of emotional and mental spider’s web, hoping that at the end of the journey, we will have gained new perspectives on how we perceive and read our shared ‘material world’, and the link that art allows us to create between our body and our inner world.
A collaboration between Palazzo Magnani Foundation (Reggio Emilia) and CENTRALE for contemporary art (Brussels)
This exhibition, proposed in 2018-2019 in its Italian version at the Palazzo da Mosto by the Palazzo Magnani Foundation in Reggio Emilia under the curatorship of Marina Dacci, has been redesigned for CENTRALE in collaboration with its artistic director Carine Fol and is part of an exchange through the presentation of Sophie Whettnall’s exhibition Universo Dentro at the Chiostri di San Pietro from May to July 2021.
La Vie matérielle, dal nome del libro omonimo di Marguerite Duras, esplora e mette in relazione il viaggio artistico con l’esperienza personale.
Sia il libro di Duras che le opere in mostra sono definite da un dialogo costante tra la quotidianità ordinaria (di cui il corpo è un elemento cruciale) e la vita interiore, intima, divisa tra le sue aspirazioni più profonde e la realtà.
Riutilizzando, ibridando, deviando o decontestualizzando materiali organici e oggetti di uso quotidiano e dando loro una nuova vita che trascende il loro uso abituale, le artiste in mostra colmano il divario tra le discipline artistiche.
Nonostante i loro approcci e percezioni molto differenti, ciò che accomuna Chiara Camoni, Alice Cattaneo, Elena El Asmar, Serena Fineschi, Ludovica Gioscia, Loredana Longo, Claudia Losi e Sabrina Mezzaqui è l’uso di materiali spesso umili, tradizionalmente associati all’artigianato.
A loro si uniscono Léa Belooussovitch, Gwendoline Robin, Lieve Van Stappen, Arlette Vermeiren, quattro artiste belghe le cui pratiche artistiche sono vicine a quelle delle loro controparti italiane. Tutte cercano un “rifugio” per il “sé” nel mondo, ispirato alla rigenerazione di oggetti e materiali a loro cari.
Attraverso narrazioni provocatorie o interrogative, messe in scena fragili o energiche, queste opere molto diverse (assemblaggi, video, disegni, sculture, installazioni) fondono il finito e l’incompiuto, il visto e il sentito.
La mostra integra ed esplora diversi sensi, in particolare la vista e il tatto, attraverso un viaggio che porta lo spettatore all’interno di una sorta di ragnatela emozionale e mentale, nella speranza che alla fine del viaggio si possano aprire diverse prospettive su come leggere la nostra comune “vita materiale” e percepire il legame che l’arte sa creare tra il nostro corpo e la nostra vita interiore.
Una collaborazione tra Fondazione Palazzo Magnani (Reggio Emilia) e CENTRALE per l’arte contemporanea (Bruxelles), con il sostegno dell’Istituto Italiano di Cultura di Bruxelles e dell’Ambasciata d’Italia in Belgio.
Questa mostra, proposta nel 2018-2019 nella sua versione italiana al Palazzo da Mosto dalla Fondazione Palazzo Magnani di Reggio Emilia sotto la curatela di Marina Dacci, è stata ridisegnata per CENTRALE in collaborazione con la sua direttrice artistica Carine Fol e fa parte di un scambio attraverso la presentazione della mostra Universo Dentro di Sophie Whettnall presso il chiostro del monastero di San Pietro a Reggio-Emilia.
PRESS
La vie matérielle | CENTRALE for contemporary art, Bruxelles, Guendalina Piselli, ATP Diary, December 2021