Silvia Infranco, Maurizio Pellegrin and Verónica Vázquez
April, 27-28
Universidade Federal do Parà, Brazil
Maurizio Pellegrin, Silvia Infranco and Verónica Vázquez participate in an academic event in Latin America, entitled Distancia e Memoria, organized by Prof Jonathan Molinari in collaboration with the Federal University of Parà (UFPA), Brazil, and with the important participation of internationally renowned intellectuals.
“Memory is a whimsical and bizarre being, comparable to a young girl,” wrote Schopenhauer. Capricious and bizarre because she doesn’t get tired of deceiving us and sewing up the plots of our lives as she pleases. She throws down the well of oblivion memories that perhaps it would have been better to keep, or staring into our eyes forever what we would have forgotten. This capricious woman continually manipulates the colors we have seen, mixes our visions, sounds, smells, emotions, even thoughts. She continually recreates us. It recreates us and all that surrounds us, in an inexorable game of life and death where we do not choose what remains, nor the form that should have. The project of this event starts from this terrible awareness: I don’t really know what I lived, neither as an individual, nor as a component of a collective identity: I can only know that all I know is just a whimsical and bizarre joke of this young girl, the memory. It is in this dimension – and in the tragic context of forced distance that we live – that philosophical reflection is intertwined with artistic and literary: to investigate – and perhaps to try to overcome – the distances between us, our history, our past and our hopes for the future”.
Speakers:
Jonathan Molinari
Loiane Prado Verbicaro
Silvia Infranco
Verónica Vázquez
Luiz Carlos Bombassaro
Maurizio Pellegrin
Maurizio Pellegrin, Silvia Infranco e Verónica Vázquez partecipano ad un evento accademico in America latina, intitolato Distancia e Memoria, organizzato dal Prof Jonathan Molinari in collaborazione con l’Università Federale del Parà (UFPA) e con l’importante partecipazione di intellettuali di fama internazionale.
“La memoria è un essere capriccioso e bizzarro, paragonabile a una giovane ragazza” scriveva Schopenhauer. Capricciosa e bizzarra perché non si stanca di ingannarci. Ricucendo le trame delle nostre vite a suo piacimento. Buttando in fondo al pozzo dell’oblio ricordi che forse sarebbe stato meglio riuscire a mantenere, o fissandoci per sempre negli occhi quello che vorremmo dimenticare. Questa donna capricciosa manipola continuamente i colori che abbiamo visto, mescola le nostre visioni, i suoni, gli odori, le emozioni, persino i pensieri. Continuamente ci ricrea. Ricrea noi e tutto quello che ci circonda, in un gioco inesorabile di vita e morte dove non siamo noi a scegliere cosa resta, né la forma che debba avere. Il progetto di questo evento parte da questa consapevolezza terribile: non so davvero cosa ho vissuto, né come individuo, né come componente di un’identità collettiva: riesco soltanto a sapere che tutto quello che so è solo un capriccioso e bizzarro scherzo di questa giovane ragazza, la memoria. È in questa dimensione – e nel tragico contesto di distanziamento forzato che viviamo – che la riflessione filosofica s’intreccia a quella artistica e letteraria: per indagare – e forse per tentare di superare – le distanze tra noi, la nostra storia, il nostro passato e le nostre speranze di futuro”.
Interverranno:
Jonathan Molinari
Loiane Prado Verbicaro
Silvia Infranco
Verónica Vázquez
Luiz Carlos Bombassaro
Maurizio Pellegrin